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Galimberti: "Il negazionismo è una forma di pazzia e con i pazzi non si ragiona"
LETTERINA AL FILOSOFO
Alla gentile attenzione del filosofo Umberto Galimberti . Le scrivo pur sapendo che non leggerà mai questo post in quanto, a suo giudizio, io rappresento quella
fascia (feccia) di persone irrazionali e irresponsabili, che, non meritano neanche di essere ascoltate.
Peccato perché è solo con il dialogo, la relazione, che è possibile capire e parlare con cognizione di causa di questo come di qualsiasi altro
fenomeno.
Ho ascoltato il suo intervento e l'impressione generale che mi ha dato è stata quella di un giudice pronto a condannare. Ma lei leggo è un filosofo che
dovrebbe con l'uso della ragione e la saggezza del cuore comprende. Comprendere, cercando quella sintesi che porti in evidenza le Verità che ogni punto di vista, se pur parziale contiene.
Ho ascoltato il suo intervento e più che un filosofo mi è sembrato un Papa che affermava verità incontrovertibili a cui è d'obbligo credere Lei ha parlato per dogmi
e i dogmi in quanto tali non sono razionali .
L'ho ascoltata con interesse ma Invece di un filosofo ho ascoltato le parole di uno psicologo la cui diagnosi porta al manicomio tutte le persone che
non la pensano come lei.
Proprio in relazione a questo ci tenevo ad informarla che la diagnosi da lei fatta è sbagliata. In quanto persona informata dei fatti ' negazionista' appunto posso
rassicurarla che non si diventa 'negazionisti' per placare l'angoscia, anzi. In generale il negazionista è molto più angosciato di lei e di tutti quelli che la pensano come lei. Non mi fa
piacere ammetterlo eppure è così, siamo molto angosciati su ciò che ci aspetta, sul futuro dei nostri figli, di tutti i figli, e del destino del mondo. Siamo angosciati anche perchè in una
nazione democratica un filosofo come lei in televisione può permettersi di esprimere dei giudizi così superficiali, razzisti e discriminatori verso una parte dell'umanità, senza alcun
contraddittorio. Noi 'negazionisti' riconosciamo il nostro valore e il valore dell'umanita' intera e abbiamo tutto il diritto in questo paese di partecipare alla vita sociale della nazione
così come lo è lei e chi la pensa come lei. Non hanno forse gli uomini pari diritti e doveri in democrazia ?
Siamo consapevoli del potere che la propaganda del sistema ( a cui lei accenna e di cui lei è parte integrante) ha sulle persone.
Ed è per questo che vi dico: non è facile diventare gomplottisti. Non è facile riconoscere l'inganno e affrontare la berlina. Bisogna essere coraggiosi amanti della
Verita' oltre che razionali. Non è facile come lei dice perdere ogni punto di riferimento e uscire fuori dal branco.
Una visione razionale e critica del nuovo ordine mondiale. Lei la chiama ' complottismo' noi preferiamo chiamarla VISIONE ERETICA. In
sincerita e fede Lorenzo Di Pierro